Relazione dell’Acat Cervignanese per l’Interclub di Corgnolo del 31/08/2013

Relazione dell’Acat Cervignanese per l’Interclub di Corgnolo del 31/08/2013

L’Acat Cervignanese tuttora è composta da 8 Clubs, due dei quali sono candidati ad una prossima divisione, in quanto hanno raggiunto il numero di famiglie che li compongono, sufficiente per la loro divisione. Le attività in relazione al Metodo Hudolin, si svolgono regolarmente secondo le scadenze con i relativi approfondimenti e aggiornamenti durante le scuole di primo e secondo modulo dove come principale argomento trattato è stato il coinvolgimento della famiglia, in quanto essa è considerata nel nostro approccio al Metodo come parte essenziale e di maggior attenzione.
Prendendo spunto dal titolo del nostro Incontro di questa sera: IL CLUB:COME UTILIZZO QUESTO STRUMENTO NEL MIO PERCORSO DI CRESCITA E MATURAZIONE, volevo soprattutto, soffermarmi e rivolgermi alle Autorità ed Istituzioni presenti in questa serata, in pratica a tutti coloro che hanno assunto, con le loro cariche anche le responsabilità nei confronti di tutte le persone e cittadini delle loro Comunità dove operano a far sì che la vita di ognuno di loro possa essere dignitosa e migliorata in tutte le possibili forme. E’ indiscusso oramai il buon funzionamento dei Clubs sul nostro territorio che, con dati alla mano, negli ultimi 30 anni hanno portato migliaia di famiglie ad un cambiamento migliore ed a volte anche radicale nel quotidiano, seguendo pochissime ma semplici regole, dettate dal Metodo Hudolin, e basate sul confronto e sulle reciproche esperienze delle singole famiglie in cui l’alcool ha contrassegnato parte della loro vita. L’auto e mutuo aiuto che caratterizza il Club non lo intendiamo, oggi, solo come sostegno vicendevole fra persone con stessi problemi legati al bere, ma come creazione di una più vasta rete di solidarietà nello sforzo per una convivenza più umana e armoniosa nella comunità territoriale. I Clubs, le nostre Acat, il Centro Alcologico Territoriale, non chiedono particolari aiuti alle istituzioni presenti nel loro stesso territorio, chiedono soprattutto un’attenzione particolare verso tutte le persone con sofferenza, con la priorità nella protezione dei diritti fondamentalidelle singole persone e delle comunità, in questo periodo di forte disuguaglianza economica, di generale rassegnazione ed anche di così poca pace.
Noi Clubs e Voi istituzioni sociali e sanitarie, dobbiamo insieme promuovere il cambiamento della cultura generale presente nelle nostre comunità, creando alleanze e collaborazioni armoniose capaci di modificare le convivenze tra tutti noi. Il coinvolgimento generale di tutte le strutture, pubbliche, private, i servizi sociali e alla persona, la ASL, se adoperate assieme, hanno sicuramente una grossissima potenzialità da poter sviluppare sul territorio.
Proviamo allora, a collaborare assieme veramente, non per farci belli, o vantarci di come siamo bravi, mettiamoci un po’ del nostro cuore per l’aiuto a chi soffre, al quale a volte gli basta sentire solo una parola di conforto per superare un momento di sofferenza.

                                                                           Il presidente dell’Acat Cervignanese

                                                                                                   Tomasella Francesco

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