La mia serata di Club

La mia serata di Club

La prima volta che ho preso parte ad una serata di Club è stata durante il Corso di Sensibilizzazione che ho frequentato nell’autunno di qualche anno fa. Ricordo bene quel lunedì: mi sentivo emozionata e un po’ tesa, come spesso succede quando si va incontro a qualcosa che non si conosce. Ricordo una stanza molto grande, le sedie disposte in cerchio, le persone del Club che accolgono noi corsisti con un sorriso. Mi siedo un po’ in disparte, mi sembra quasi di essere di troppo confrontandomi con l’atmosfera familiare che emana quel cerchio di persone. Non ricordo con precisione i diversi interventi, rimango colpita dal fatto che tutti sono preoccupati per l’assenza di un componente. Non si tratta di un Club numeroso ma tutte le famiglie parlano, discutono, con delicatezza, su cosa è meglio fare per la persona che non è presente; si capisce quanto sia importante per loro. Viene deciso che sarà una signora ad andarla a trovare, portando i saluti di tutto il Club.
Lo ammetto, rimango sorpresa dell’affetto, dalla sincera preoccupazione, dall’amicizia che traspare da ognuno mentre parla dell’amico assente. Questo pensiero e questa immagine mi riscaldano mentre rientro a casa e mo fanno dimenticare che sono affaticata dalla lunga e intensa giornata, dal viaggio di ritorno, dal venticello pungente di fine ottobre che mi coglie impreparata nei miei abiti semi-estivi. Sono trascorsi degli anni da quel lunedì sera, ma è rimasta costante, quella sensazione di calore che mi accompagna tutt’ora mentre rientro ogni sera al Club. A volte sentendomi più leggera, a volte un po’ pensierosa, ma ogni volta con la sensazione di portarmi dentro un qualcosa di nuovo e arricchente.

Una servitrice insegnante

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